Qui Bonolis, l´istruttore Iannetti: "E´ un equipe di lavoro coesa, siamo ripartiti con nuovi stimoli e voglia di fare bene"
29-10-2015 10:30 - News Generiche
Oggi parliamo con Francesco Iannetti, tecnico teramano con un passato da calciatore di discreto livello, attualmente istruttore della categoria Pulcini insieme a Claudio Belfiore. Per lui questo è il secondo anno in sella alla scuola calcio Bonolis, progetto in cui ha creduto sin da subito. E´ una chiacchierata dove l´istruttore espone quelli che sono gli obiettivi stagionali e le evoluzioni che le giovanili hanno subito nel corso degli anni in tutta Italia. Tornando però alla Bonolis non possiamo evitare di far riferimento alla grandissima risposta ricevuta dalla campagna iscrizioni che ha sorpreso ma non del tutto Iannetti: "La cosa piacevole è stata sicuramente quella di aver raddoppiato il numero degli iscritti, ciò significa che sia il lavoro della società e quello degli istruttori è stato apprezzato. Si riparte d´altra parte con un impegno maggiore perché i gruppi sono diversi e numerosi - continua l´istruttore - ma ci sono state anche integrazioni importanti a livello tecnico come ad esempio quella del Prof. Aldo Coccioli e la conferma degli altri". In molti casi è il gruppo a fare la differenza: "E´ un´equipe di lavoro molto coesa negli obiettivi e nei rapporti, adesso inizieranno tutti i vari tornei e raggruppamenti promossi dalla FIGC e naturalmente vogliamo che tutti i bambini partecipino indistintamente dalle qualità tecniche affinché possano crescere, oggi abbiamo anche delle strutture veramente funzionali come quelle dell´Interamnia che ci permettono di svolgere un lavoro sia tecnico che motorio a 360°". Torniamo però alla nostra scuola calcio, una realtà che ha sempre anteposto ad ogni cosa la qualità organizzativa, come stai vivendo questa esperienza? "Per me è un´occasione di crescita, in primo luogo per le persone che quotidianamente vi lavorano ed in secondo luogo per come riusciamo a svolgere il nostro lavoro, pensando solo al campo, ecco questo ritengo sia qualcosa di veramente notevole soprattutto considerando le difficoltà generali che molte società vivono nei giorni nostri". Iannetti fa riferimento anche a ciò che oggi potrebbe far la differenza nel contesto di una società come la nostra: "Penso che il fatto di essere una società di puro settore giovanile sia una delle poche cose che oggi possa garantire qualità e maggiore voglia di fare da mettere al servizio dei ragazzi e da esperienze passate so bene che il budget a disposizione di qualsiasi realtà sportiva veniva messo a disposizione nella sua totalità per lo svolgimento dell´attività della prima squadra, rimaneva poi pochissimo da investire sui giovani appunto". Negli ultimi anni si parla parecchio di scuole calcio anche per la grave situazione economica che vive l´Italia, noi però ci chiediamo quanto sia importante la formazione dei tecnici per la crescita di ogni singolo ragazzo nel raggiungimento degli obiettivi: "Io cerco di fare il paragone con la scuola, qualsiasi genitore si aspetta da un professore serietà e preparazione perché comunque le nozioni che noi diamo a questi bambini saranno importanti anche nella vita, la mente di un bambino metaforicamente potrebbe essere un database dove inserire tutte quelle cose che seppur non utilizzate al momento potranno essere utili in futuro".